Con sentenza del 20.12.19, la Corte d’Appello di Roma ha affermato il principio dell’autonomia procedurale dei singoli Stati membri e, con esso, l’intangibilità del giudicato anche quando lo stesso appaia contrario alla primazia del diritto comunitario.
Nella specie, l’appellata, assistita dagli avvocati Antonella Anselmo e prof. Giuliano Lemme, era stata convenuta in appello dal MISE in una questione di revoca di aiuti di Stato per i quali si era formato, in favore dell’appellata, il giudicato interno.
I Giudici hanno tra l’altro fatto riferimento ai “corretti riferimenti dell’appellata ribaditi anche negli ultimi scritti difensivi in merito ai principi inviolabili del diritto interno che devono necessariamente costituire il controlimite al diritto internazionale comunitario“
Sulla questione, la Corte di Giustizia UE, con sentenza 18.7.2007, aveva viceversa affermato la prevalenza assoluta del diritto comunitario anche sul giudicato interno.