Come ho scritto più volte, il diritto dei beni culturali è costituito dall’insieme delle limitazioni nascenti, per la proprietà privata e per quella pubblica, dal fatto che oggetto dei diritti dominicali sia una testimonianza più o meno importante della nostra storia: sia, in altri termini, quel che costituisce il “patrimonio storico e artistico della Nazione”, come recita, nel II co., l’art. 9 Cost., nel garantirne la tutela.
Le limitazioni sono diversamente graduate a seconda che l’interesse documentario del bene sia semplice (testimonianza di civiltà avente oltre cinquant’anni e che risale ad autore non più vivente), qualificato (testimonianza di civiltà particolarmente significativa e riconosciuta dalla P.A.), particolarmente qualificato (collezioni di beni culturali che “per tradizione, fama e particolari caratteristiche ambientali …… rivestono come complesso un eccezionale interesse”).
Una categoria a se stante è poi quella delle collezioni fedecommissarie romane, riconosciute ab antiquo ed i cui vincoli sono stati confermati nella legislazione nazionale [doc]