Il principio fondamentale da sempre posto a base di ogni legislazione a tutela del patrimonio culturale è quello della permanenza dei beni che lo compongono nel loro territorio di origine, del quale documentano l’identità come nazione.
I diversi ordinamenti giuridici provvedono ad appagare tale esigenza fondamentale in maniere diversificate: vi sono stati liberali (c.d. “market nations”), che ammettono la libera circolazione di tutti i beni al di là di una ristretta e specifica cerchia di essi, come la Repubblica Tedesca; stati che ammettono come alternativa alla libertà di circolazione solo l’acquisto da parte del patrimonio pubblico, come il Regno Unito; stati rigidamente protezionisti, che ammettono un divieto di espatrio quasi generalizzato, senza alcun obbligo di acquisto pubblico, come la Repubblica Italiana ma anche la Repubblica Greca e, in parte, il Regno di Spagna (c.d. “source nations”).
Il tentativo di unificare il regime protezionistico, almeno al livello europeo… [pdf]