Francesco Sisinni, uomo di cultura cattolica e nello stesso tempo neoidealista, fu promotore della legge 19 aprile 1990 n. 84, che si proponeva l’inventariazione e la catalogazione dei beni culturali, un’aspirazione restata al livello di tentativo, nel territorio italico, fin dall’Editto Pacca dell’aprile 1820, valido per lo Stato Pontificio.
In questa legge vi era una curiosa norma, recata nel III co. dell’art. 1: “I beni culturali in quanto elementi costitutivi dell’identità culturale della Nazione, per quanto riguarda il regime della circolazione, non sono assimilabili alle merci”.
Commentando la disposizione su questa rivista, nell’ormai lontano luglio del 1990, io parlai di un autentico “nonsense” legislativo… [pdf]