La recente conclusione dell’accordo tra Italia e Stati Uniti in materia di tutela del nostro patrimonio archeologico (Il Giornale dell’Arte, Gennaio 2001) mi induce a fare il punto su questo complesso problema e sulle sue numerose implicazioni.
L’accordo, innanzitutto, colma una lacuna del nostro ordinamento giuridico nella identificazione cronologica dell’archeologia, fissando un duplice termine: dal secolo IX a.C. (post quem) al secolo IV p.C. (ante quem). In pratica, dalla civiltà degli Etruschi (e dunque, con esclusione della Civiltà Villanoviana) all’età di Teodosio, con esclusione della civiltà fiorita dopo la ripartizione dell’Impero tra Oriente ed Occidente (i figli di Teodosio, Arcadio ed Onorio, rispettivamente a Oriente ed Occidente).
Forse, sarebbe stato più appropriato… [pdf]