Il 5 ottobre del 1998, un’improvvisa crisi cardiaca stroncava inesorabilmente Federico Zeri.
Due giorni dopo, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Valter Veltroni e di tutta la comunità storico-artistica, nel romano Palazzo di San Michele, si svolgevano, a spese dello Stato, le solenni esequie laiche, nel corso delle quali io pronunziai una delle orazioni funebri.
Rammento di aver visto piangere illustri studiosi ed io stesso non riuscii a trattenere l’emozione. A distanza di oltre cinque anni, tutti gli “addetti ai lavori” si rendono conto di quanto irreparabile sia stata la sua perdita: da quel momento, ahimè, scomparsa la remora… [pdf]