Sono “uomo di pochi libri”: alle letture continue e disordinate, preferisco una rigorosa selezione ed una continua rimeditazione sui miei testi preferiti.
Tra questi, vi è il “Dictionnaire philosophique”, di Voltaire: un’opera sulla quale ritorno in continuazione e che è sempre per me stimolo alla riflessione problematica.
Tra le voci che compongono il “Dictionnaire”, vi è quella “certain, certitude”: il filosofo parigino, partendo dal principio che le verità storiche sono solo probabilità, finisce con il riconoscere una sola verità assoluta, “immutabile ed eterna”, quella matematica.
Peraltro, a poco più di un secolo di distanza (il Dictionnaire vide la luce nel 1765), un altro grande francese, il matematico Jules-Henri Poincaré, fondò la “geometria non euclidea”, che poggiava… [pdf]