Voglio raccontare una vicenda esemplare. Essa si inserisce nella donazione allo Stato, da parte di Luce ed Elica Balla, di numerosi ed importanti dipinti realizzati dal loro padre, il grande maestro e fondatore del futurismo, Giacomo.
La donazione si attuò con un atto unilaterale, stipulato avanti ad un notaio romano, nel quale le opere erano elencate ed erano specificate talune modalità (art. II) e condizioni (art. III).
In particolare, per le prime si imponeva un obbligo di esposizione a rotazione, che avesse garantito ai visitatori una informazione sui tre momenti di Giacomo Balla: prefuturismo, futurismo, postfuturismo.
Per le seconde, si stabiliva che tre opere prefuturiste, appartenenti al ciclo… [pdf]