La storia dell’arte è una scienza recente: da mera biografia degli artisti, come era dal Vasari in poi (con rare escursioni teoriche: penso, soprattutto, al bellissimo “Discorso sulla Pittura” di Vincenzo Giustiniani, una lettera del dotto Marchese all’amico Dirk van Ameyden), comincia ad assumere dignità di scienza con il Lanzi, con il Morelli e con il Cavalcaselle nel secolo XIX, per poi articolarsi in un insieme di discipline e di ricerche complementari: si pensi alla iconografia, alla iconologia, alla cultura materiale, allo studio dei rapporti tra civiltà ed arte figurativa.
Gli studi di Panofski, di Gombrich, di Federico Zeri, di Giuliano Briganti, di Hauser, aprono prospettive nuove ed ardite, mentre Pierre Rosenberg insiste sul dato poetico – misterioso, anzi, inspiegabile – e Marc Fumaroli sottolinea i legami… [pdf]