La realtà, nella sua incessante attitudine a creare nuovi temi di indagine, mi offre continuamente spunti per riflessioni sulle connessioni tra Arte e Diritto.
Questa volta, mi si pone il problema sui rapporti tra il giudicato (suprema verità giuridica, per la quale vale la regola che essa prevale sulla realtà effettuale, come già dicevano le fonti romane) e il diritto di opinione (suprema garanzia dell’evoluzione della civiltà e della storia).
Partiamo dal fatto (omettendo, per doveroso riserbo, nomi e dati).
Oltre 50 anni orsono, si instaura un giudizio civile tra un importantissimo pittore italiano ed un importantissimo gallerista: il primo contestava l’autenticità di opere d’arte possedute dal secondo.
Erano gli anni 50, l’evoluzione giurisprudenziale in materia di diritto d’autore era ancora molto incerta: in particolare, si riteneva allora che l’autore… [pdf]