Non conosco personalmente Ernst Beyeler: ho avuto con lui solo un contatto verbale, quando mi telefonò chiedendo la mia assistenza nella famosa vicenda relativa al dipinto celeberrimo di Van Gogh, “Il Giardiniere del Manicomio di Saint Rémy de
Provence”, incontrando un mio netto rifiuto (la causa non mi piaceva).
Debbo dare atto al mio interlocutore di avere avuto una costanza non indifferente nel suo confronto con lo Stato Italiano, visto che ha sperimentato:
3 ricorsi avanti al TAR del Lazio, poi unificati;
1 appello avanti al Consiglio di Stato;
1 ricorso avanti le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, nel quale negava la giurisdizione del giudice da lui stesso adito;
1 ricorso avanti la Corte Costituzionale;
1 ricorso avanti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che siede a Strasburgo.
In tutte queste cause è rimasto totalmente soccombente, tranne l’ultima, conclusasi in realtà con una vittoria di Pirro, nella quale difficilmente riuscirà a recuperare le enormi spese (oltre 1 mld di Lire), fagocitate dai suoi avvocati.
A cosa è dovuto tanto accanimento?
Sulla vicenda, questo giornale già ha dato notizie… [pdf]