Ho scritto più volte su questa rivista che l’attribuzione di un’opera d’arte è essenzialmente espressione di un’opinione personale di chi formula l’ipotesi; in quanto tale, incoercibile, non esistendo una realtà oggettiva che si possa imporre, coartando il dissenso.
Quindi, non esiste tutela giuridica idonea ad evitare che l’autore di un catalogo possa, inserendola o escludendola, incidere, anche notevolmente, sul valore economico di un’opera d’arte.
Queste verità sono lapalissiane: l’opinione dell’autore è infatti… [pdf]